Ci siamo, domani si torna ufficialmente a scuola in Abruzzo, Basilicata, Friuli Venezia Giulia Piemonte, Veneto, Lombardia e nella provincia autonoma di Trento. Martedì 13 sarà il turno, della Campania, il 14 sarà la volta di Liguria, Calabria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Umbria, il 15 Emilia-Romagna, Lazio e Toscana. Infine, lunedì 19, oltre ai valdostani , toccherà agli studenti siciliani.
Nell’isola – dove comunque qualche istituzione scolastica ha previsto un inizio anticipato per ipotecare la sicurezza dell’espletamento dei previsti 200 giorni di lezione in funzione delle attività programmate – torneranno finalmente insieme i 678.339 studenti siciliani riassaporando il calore del rapporto umano, senza previsione di Didattica a Distanza e senza obbligo di mascherine, ad eccezione dei soggetti fragili, e senza le restrizionidell’anno scorso.
Come precisato dal ministro Bianchi, è un “ ritorno a una normalità per cui abbiamo lavorato e che consentirà, finalmente, di tornare a guardarci in viso, di sederci più vicini, di riprendere attività e abitudini che avevamo dovuto mettere da parte”. Questo non vuol dire liberi tutti con assembramenti pericolosi. Devono essere sempre rispettate le misure igieniche e salutari basilari, quali la disinfezione delle mani, l’aereazione e la sanificazione degli ambienti.
Per questo il ministero, comunque, ha inviato alle scuole un vademecum con le principali indicazioni per il contrasto della diffusione del Covid-19 in ambito scolastico in vista dell’avvio dell’anno 2022/2023. Le indicazioni sono finalizzate a:
Garantire la frequenza scolastica in presenza e prevedere il minimo impatto delle misure di mitigazione sulle attività scolastiche.
Le misure indicate fanno riferimento alla prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2, ma rappresentano anche uno strumento utile per prevenire altre malattie infettive, ad esempio le infezioni da virus influenzale, e per sostenere quindi la disponibilità di ambienti di apprendimento sani e sicuri.
Salvo nuovi, eventuali decreti, cessa l’obbligo di vaccinazione per dirigenti, docenti e ATA, l’obbligo di indossare le mascherine. Così come è sancita la fine della didattica a distanza per i positivi: gli alunni positivi dovranno stare a casa fino a che non saranno negativi ma non potranno seguire le lezioni da remoto.
Il corrente anno scolastico, oltre al rienro fisico a scuola, presenta una novità di rilevo: nella scuola primaria: entrata in ordinamento l’attività motoria nelle classi quinte da parte dei docenti specialisti, che verrà estesa il prossimo anno scolastico alle quarte classi. E come di sovente accade, per dissipare dubbi applicativi della legge 30 dicembre 2021, n. 234, art. 1, commi 329 e seguenti, il ministero è intervenuto con la circolare 216 del 9 settembre scorso, a firma del Capo Dipartimento Stefano Versari, per precisare, tra l’altro, che :
· Le ore di educazione motoria, affidate a docenti specialisti forniti di idoneo titolo di studio, sono aggiuntive rispetto all’orario ordinamentale di 24, 27 e fino a 30 ore. Rientrano invece nelle 40 ore settimanali per gli alunni delle classi quinte con orario a tempo pieno. In queste ultime, per le classi quinte a tempo pieno, le ore di educazione motoria possono essere assicurate in compresenza
· Le attività connesse all’insegnamento di educazione motoria, affidate al docente specialista, rientrano nel curricolo obbligatorio e, pertanto, la loro frequenza non è né opzionale né facoltativa
· Per le classi quinte, le ore di educazione motoria sono da considerarsi sostitutive delle ore di educazione fisica finora stabilite da ciascuna istituzione scolastica e affidate ai docenti di posto comune
· I docenti specialisti di educazione motoria fanno parte a pieno titolo del team docente della classe quinta a cui sono assegnati, assumendone la contitolarità congiuntamente ai docenti di posto comune.
Non resta, quindi, che augurare a studenti, famiglie, docenti, personale non docente, dirigenti scolastici e a tutti coloro che direttamente o indirettamente sono coinvolti nel funzionamento della scuola Buon lavoro e incrociare le dita.
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I numeri complessivi in Sicilia*:
97.759 bambini nella scuola dell’infanzia, 205.667 alunni nella scuola primaria, 139.514 alunni nella scuola di I grado e 235.399 studenti al II grado.
Gli istituti superiori vedono la presenta di 125.754 studenti nei licei, 67.233 nei tecnici e 42.412 nei professionali.
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*Fonte Ministero dell’Istruzione